Comune di Loro Ciuffena
provincia di Arezzo
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LORO CIUFFENAIl territorio comunale di Loro Ciuffenna si estende per 86,75 kmq nel Valdarno Superiore comprendendo il tratto più alto del crinale e le pendici sud - occidentali del Pratomagno, su un ripiano terrazzato alla destra del fiume Arno. Attraversato dal tracciato della via Cassia antica, fu centro feudale, poi marchesato, infine sede di comunità. Loro Ciuffenna viene menzionato per la prima volta in un documento del 1059 con il quale i conti Guidi, che ne erano già feudatari, concessero il castello in subfeudo a un certo nobile Ugo, forse appartenente alla famiglia degli Ubertini; sotto il dominio dei Guidi rimase comunque quasi per l'intero secolo XIII fino a quando nel 1293 la repubblica fiorentina non tolse loro ogni giurisdizione sul territorio. Loro ebbe nel basso Medioevo un notevole sviluppo urbano dovuto alla sua vicinanza con un impor- tante arteria di traffico come la Cassia e al suo mercato settimanale, concesso da Firenze nel corso del Trecento. Sottoposto alla podesteria di Terranuova, nel 1646 Loro venne dato in feudo, col titolo di marchesato, alla famiglia fiorentina dei Capponi, ai quali rimase sino all'abolizione dei diritti feudali nel granducato. Durante l'occupazione nazista, nel giugno del 1944, gli abitanti della frazione di San Giustino furono oggetto di una rappresaglia che provocò più di trenta vittime. Nel passato l'economia di Loro si incentrava prevalentemente sull'agricoltura che produceva cereali (segale soprattutto), sui prodotti del bosco (castagne, legname e carbone vegetale) e sull'allevamento di ovini e suini. Nel Settecento e nell'Ottocento a Loro era presente una fabbrica di polvere da sparo e si fabbricavano fucili; sul territorio erano inoltre attive alcune gualchiere. Attualmente l'agricoltura, praticata nella fascia dei fertili terreni lungo la provinciale dei Sette Ponti, fornisce frumento, barbabietola da zucchero, pomodori, fagioli, uva, olive, mentre nella zona alta vi sono estesi boschi di castagni. Le attività industriali annoverano alcuni mobilifici, una fabbrica di mangimi, piccole industrie di confezioni e la tradizionale lavorazione artigianale del ferro battuto. Nei mesi estivi nel territorio comunale si registra un discreto flusso turistico. La popolazione totale del comune raggiunge, nel 1991, le 4.452 unità con una densità di 51 abitanti per kmq. Per quanto riguarda le età precedenti, la popolazione totale era passata dalle 1.153 unità del 1551 alle 1.284 del 1745; nell'Ottocento l'incremento demografico è stato notevole e costante: da 3.852 abitanti raggiunti nel 1830, il comune arrivava a contarne 5.230 nel 1881; nel 1936 ne contava 5.400. Con il censimento del 1951 inizia un'inversione di tendenza: la popolazione totale del territorio scende a 5.100 unità; nel 1961 si registra un ulteriore e più sensibile calo nel numero degli abitanti che passano a 4.337 unità, per scendere ancora nel 1971 a 3.651. Una ripresa si ha col penultimo censimento del 1981 che fa contare 4.095 abitanti.