Provincia di Grosseto
Istituzione nella Storia
Il territorio della provincia di Grosseto ebbe una propria autonomia amministrativa a partire dal 1766, nel Granducato di Toscana. Il granduca Pietro Leopoldo di Lorena, all'epoca governatore della Toscana, istituì proprio in quell'anno, la Provincia Inferiore Senese nell'ambito delle riforme istituzionali e amministrative del granducato; successivamente, la Provincia Inferiore Senese venne denominata Compartimento Grossetano. Il territorio del Compartimento Granducale Grossetano è stato in certi periodi più vasto rispetto a quello amministrato dall'attuale provincia. I comuni della Val di Cornia appartenevano al Principato di Piombino, dopo l'annessione del principato al Granducato di Toscana nel 1815 furono inclusi nel compartimento granducale di Pisa, ma nel 1834 passarono per un breve periodo al compartimento granducale di Grosseto, infatti nel 1860 ritornarono alla provincia di Pisa. I suddetti comuni erano Piombino, Campiglia Marittima (comprendente allora anche l'attuale territorio comunale di San Vincenzo), Suvereto, Sassetta e Monteverdi Marittimo: i primi quattro nel 1925 passarono come molti altri comuni appartenenti alla provincia di Pisa, alla provincia di Livorno, mentre il quinto è rimasto sempre in provincia di Pisa. Nel 1970 una piccola porzione del territorio comunale di Piombino (LI) individuata come la zona di Prato Ranieri, passò a quello di Follonica, entrando così a far parte della provincia di Grosseto. Per quanto riguarda la sede del capoluogo provinciale, va segnalato che, pur essendo sempre stata la città di Grosseto, a causa dell'elevato rischio di malaria, fu emanato dai Lorena nel 1780 il Regolamento per l'Estatatura, che prevedeva durante l'estate il trasferimento di tutti gli uffici pubblici e amministrativi da Grosseto a Scansano: il provvedimento legislativo fu abolito soltanto nel 1897.Geografia e territori
La provincia di Grosseto, che si estende su oltre 4.500 km², presenta una notevole varietà di caratteristiche che si diversificano da zona a zona, ognuna delle quali costituisce uno dei territori in cui è suddivisa la provincia. Il territorio risulta essere prevalentemente collinare nelle aree interne, fatta eccezione per isolati rilievi montuosi nella zona delle Colline Metallifere nella parte settentrionale e per il cono vulcanico del Monte Amiata nella parte orientale della provincia. In prossimità della fascia costiera si estende la pianura maremmana, interrotta sporadicamente da isolati promontori, che tende anche ad inoltrarsi nel retroterra, seguendo le basse vallate dei principali corsi d'acqua. La fascia costiera è caratterizzata anche da alcune aree umide, quali lagune e ambienti palustri. I corsi d'acqua minori hanno regime prevalentemente torrentizio, mentre i canali di bonifica presentano andamenti poco definibili; più regolare risulta essere invece la portata dei fiumi principali. Da segnalare, infine, anche alcuni laghi di piccole dimensioni che si diversificano dai bacini lacustri costieri. Tra le isole, quella del Giglio risulta essere quasi completamente collinare, sfiorando la quota di 500 metri nel punto più elevato, mentre Giannutri e tutti gli isolotti minori hanno superfici completamente rocciose, nonostante le loro quote massime siano di poco superiori al livello del mare (88 metri il punto più alto dell'Isola di Giannutri).tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera: http://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Firenze